Pomino e i 300 anni del bando
Selvapiana

Restyling, ricerca, storia
Riconoscere Selvapiana e conoscere la doc Pomino, attraverso un restyling che racconti trecento anni, con uno dei capitoli più belli della nostra storia. Attraverso il bando vennero delimitate per la prima volta in Italia alcune denominazioni tra cui il Pomino. All’archivio di stato abbiamo potuto osservare una copia originale del documento e lo abbiamo studiato, interpretato e raccontato.






Uno storytelling in 3D
L’etichetta, concepita come una pergamena che avvolge a tutto tondo la bottiglia, annuncia le parole del bando del 1716, con il quale si delimitavano le zone di produzione del Chianti. Abbiamo ridisegnato un elemento figurativo del bando del granduca Cosimo III, rendendolo ‘originale’ con una piccola illustrazione realizzata a mano, facendone la nostra versione: la versione di Selvapiana. Il rame, caratteristica di alcune etichette Selvapiana, evidenzia la parola Pomino del testo originale facendo della doc il nome ufficiale di questo vino sull’etichetta, con le indicazioni geografiche ancora valide e immutate. Ancora il foil rame con il segno diagonale, dal logo di Selvapiana, separa la sezione di storytelling da quella legale dell’etichetta. Nella fase di presentazione abbiamo realizzato in anteprima un rendering 3d per poter gustare appieno l’effetto finale di stampa.



Scheda Progetto
Lavorazione
Stampa in nero retinato + 2 Pantone
Lamina Kurz 396
Carta Arconvert tintoretto ivory
Rilievo a secco
Carta e colla
Visual
Bando di Cosimo III
Copia originale
Archivio di stato
Firenze 1716
Prodotto
DOC Pomino Rosso _ 2013
Uvaggio: Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon
Alcool: 14% / Altitudine: 350 metri s.l.m
Terroir: galestro
Affinamento: Sangiovese in botti di rovere di medie dimensione, 15 hl e 30 hl, Merlot e Cabernet sauvignon in barriques di rovere francese