Creare etichette di vino con un’illustrazione
Tutti noi tendiamo a scegliere un’etichetta che ci attrae: i brand più affermati ne sono ben consapevoli, ma non per questo limitano la loro inventiva. La sperimentazione, come pure la capacità di assecondare le esigenze del mercato, è necessaria per ribadire una posizione di forza quanto lo è per provare a rovesciarla. Per questa ragione sia le grandi cantine che le medie produzioni più sensibili da tempo lavorano sempre più sul packaging: creare etichette di vino originali e riconoscibili significa colmare – o confermare – un gap di notorietà con i propri competitor.

L’illustrazione: una firma d’autore sull’etichetta
I soggetti delle illustrazioni da sempre sono stati legati al mondo del vino: la mappa del territorio di produzione, lo stemma di famiglia, le scene bucoliche della vita contadina. Negli ultimi anni gli elementi ricorrenti si sono presentati in maniera sempre più diversificata, e a loro si sono affiancati soggetti più originali. Un’evoluzione prevedibile in un mercato sempre più competitivo: un’etichetta fuori dagli schemi può essere un modo per differenziarsi e creare uno storytelling evocativo e riconoscibile. In alcuni casi, questi lavori hanno coinvolto l’intera brand identity, trasformando il restyling di un’etichetta in un vero e proprio rebranding dell’azienda.






Creare etichette di vino per la stampa
Fin dalla progettazione, pensiamo alle etichette come a una stampa su carta: un lavoro capace di abbinare riproduzione industriale e artigianalità manuale. La stessa dei monaci amanuensi, tra i primi grandi viticoltori: creare un’etichetta di vino per noi di Cru Stories è un lavoro che ha a che fare con la creatività della mente, ma anche con la fatica delle mani. Che siano quelle del viticoltore, dell’illustratore o del tipografo. L’illustrazione, del resto, da sempre è associata alla genuinità: e il gesto della mano che lavora la vite non è poi così distante da quello di chi, attraverso un’immagine, racconta la storia di un vino rappresentandone gusto, storia, segreti.
Illustrazioni e nobilitazioni di stampa: un binomio inscindibile
Molte illustrazioni sono ideate già in funzione delle nobilitazioni di stampa che si utilizzeranno: per creare un’etichetta di vino è opportuno pensare anche ai vari effetti di stampa e alla loro applicazione su formati, linee e prodotti diversi. Un tratto molto netto permette di realizzare immagini facilmente vettorializzabili, che possono quindi essere riprodotte in qualsiasi scala, dal semplice packaging al pannello espositivo.
Tre esempi di come rafforzare lo storytelling di un brand con un'illustrazione
L’illustrazione deve esprimere l’anima di un brand: un’operazione che richiede manualità e creatività, ma anche visione strategica. Il segno grafico può riprodurre la storia di un brand in maniera classica; reinterpretarla in maniera più originale nel caso di un restyling; distinguersi in maniera più dirompente nel caso di aziende più giovani e desiderose di affermarsi. La pulizia e l’eleganza del tratto sono caratteristiche irrinunciabili da cui partire per declinare il racconto di un’azienda con lo storytelling più adatto.
Badia a Coltibuono
L’illustrazione della Badia, realizzata a china su carta e lavorata poi in digitale, è diventata il tema centrale del packaging e delle etichette. L’utilizzo di un tratto preciso ci ha permesso di creare molte variazioni sul tema, giocando con gli effetti di stampa dei cliché. L’alternanza tra negativo/positivo degli sfondi aumenta le possibilità cromatiche; nella bottiglia di Riserva, il bianco della luce si affianca al segno scuro su un fondo grigio, donando una nuova profondità al disegno.






1701
Per 1701 il tratto puntinato riproduce le bollicine del Franciacorta attraverso un disegno vibrante capace di restituire un effetto… di continuo fermento! L’approccio biodinamico viene ripreso da illustrazioni che ne caratterizzano la produzione e la tecnica: di volta in volta, i puntini restituiscono un effetto e un tono organico come se fossero cellule, stelle o le molecole di cui è composta la materia della vita.






Cantine Vini di Maremma
Il disegno pensato per queste etichette ha un tono più immediato, quasi fosse uno schizzo disegnato en plein-air: la pennellata è un virtuosismo, lasciato su un taccuino a fermare un’emozione. L’artista è un viaggiatore che ritrae il territorio in maniera evocativa, richiamando i tratti del paesaggio tipici della Maremma.









Solo una volta che l’etichetta è stampata, il lavoro può dirsi concluso: il tipografo è il “sacerdote” che porta nuovamente sulla carta un processo fatto di idee, schizzi, mockup. Non un esecutore, ma un consulente dotato di un sapere tecnico e pratico imprescindibile: solo grazie al suo aiuto possiamo conoscere i migliori rilievi, spessori e colori per un ‘etichetta.
E raggiungere l’effetto desiderato alla vista, al tatto e al cuore.





