Consumatori, Gambero Rosso e riviste internazionali sono d’accordo: l’Italia vanta una produzione eccezionale. Merito del nostro terroir e di una cultura vinicola unica nelle sue profonde differenze. Il 2021, secondo anno dell’era Covid, ha visto confermarsi alcune abitudini di acquisto e di fruizione del vino che già dal 2020 sembrano aver cambiato le nostre vite. Aumenta ancora il consumo a domicilio, come dimostra il boom di Winelivery (l’azienda italiana con il maggior aumento di fatturato nel 2020 secondo Il Sole 24 Ore). L’incremento delle vendite nella grande distribuzione e nei negozi specializzati ha largamente compensato le aperture a singhiozzo dei ristoranti.
I migliori vini del 2021: la classifica in base ai consumi
Rispetto al 2020, nei primi 9 mesi dell’anno la GDO ha realizzato un aumento del 9,7% in valore delle vendite di vino, soprattutto grazie al balzo (+27%) degli spumanti. Coldiretti ha definito “sorprendenti” questi risultati, sottolineando come tra i primi dieci vini acquistati figurassero solo prodotti nostrani. Un dato che, secondo il presidente di Coldiretti Ettore Prandini, «dimostra l’alta qualità offerta lungo tutta la Penisola grazie alla biodiversità e alla tradizione millenaria della viticoltura tricolore».
Di seguito la classifica dei dieci migliori vini del 2021 in termini di maggior incremento dei consumi in valore:
- Lugana (Veneto/Lombardia): + 49%
- Brunello di Montalcino (Toscana): + 47%
- Barolo (Piemonte): + 43%
- Sagrantino di Montefalco (Umbria): + 42%
- Valpolicella (Veneto): + 31%
- Nebbiolo (Piemonte): + 31%
- Valpolicella Ripasso (Veneto): + 31%
- Ribolla (Friuli-Venezia Giulia): + 30%
- Passerina (Marche): + 20%
- Grillo (Sicilia): + 20%
Le regioni che hanno ottenuto più premi “Tre Bicchieri” dal Gambero Rosso nel 2021
La vocazione vitivinicola è una caratteristica che unisce tutto lo Stivale; dai vini minerali coltivati alle falde dell’Etna al Consorzio per la Tutela del Conegliano-Valdobbiadene, passando dal Chianti e dalla Franciacorta. Un patrimonio unico al mondo per biodiversità, tradizioni e storie: ogni territorio custodisce un inimitabile rapporto con il suo vino e con quel passato contadino, povero ma ricco del lavoro e dell’ingegno umano, che è la vera anima del Made in Italy. A ribadire l’eccezionale varietà della produzione italiana ci ha pensato anche Gambero Rosso, che nella sua tradizionale guida ha assegnato almeno un premio “Tre Bicchieri” in ogni Regione. Nessuna sorpresa sul podio, dove la Toscana (Brunello di Montalcino, Chianti Classico, Nobile di Montepulciano, etc.) precede di poco il Piemonte (Barolo, Barbero, Barbaresco, etc.) e il Veneto (Valpolicella, Conegliano, etc.).
- 89 Toscana
- 75 Piemonte
- 44 Veneto
- 27 Lombardia
- 26 Friuli Venezia Giulia
- 26 Sicilia
- 23 Campania
- 21 Marche
- 20 Trentino Alto Adige
- 18 Puglia
- 16 Sardegna
- 15 Emilia Romagna
- 14 Abruzzo
- 14 Umbria
- 8 Liguria
- 7 Lazio
- 6 Basilicata
- 6 Valle d’Aosta
- 5 Calabria
- 1 Molise
La qualità del vino Made in Italy: la classifica di Wine Enthusiast
La grande qualità dei vini autoctoni non è premiata solo dai sommelier nostrani e dai consumatori della GDO: anche gli esperti internazionali ribadiscono, di anno in anno e di classifica in classifica, l’unicità del nostro terroir. La dimostrazione più recente è la classifica di Wine Enthusiast Magazine, che ha stilato pochi giorni fa la classifica mondiale dei 100 migliori vini del 2021. Il primo bianco – e secondo assoluto – è un italiano: il Bucci 2019 Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore.
- Bucci 2019 (Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore), posizione #2
- G D Vajra 2017 Ravera (Barolo), posizione #5
- Collosorbo 2016 Brunello di Montalcino, posizione #7
- Pieropan 2019 Soave Classico, posizione #15
- Abbazia di Novacella 2019 Praepositus Kerner (Alto Adige Valle Isarco), posizione #18
- Rivetto 2019 Vigna Lirano (Nebbiolo d’Alba), posizione #21
- Ca’ dei Zago 2020 Rifermentato in Bottiglia (Valdobbiadene Prosecco), posizione #29
- Francesco Cirelli 2018 Montepulciano d’Abruzzo, posizione #32
- Surrau 2020 Branu (Vermentino di Gallura), posizione #34
- Ettore Germano 2017 Extra Brut (Alta Langa), posizione #39
- Graci 2018 Rosso (Etna), posizione #40
- Castello dei Rampolla 2018 Chianti Classico, posizione #43
- Feudi di San Gregorio 2020 Fiano di Avellino, posizione #59
- Tasca d’Almerita 2020 Tenuta Regaleali Leone White Blend (Terre Siciliane), posizione #68
- Ferrari 2012 Perlé Nero Extra Brut Riserva (Trento), posizione #74
- Ottella 2020 Le Creete (Lugana), posizione #75
- Cesari 2016 Amarone della Valpolicella Classico, posizione #87
- Peter Zemmer 2020 Pinot Grigio (Alto Adige), posizione #99