Venerdì 11 e sabato 12 febbraio si è tenuta a Firenze BuyWine Toscana, la più importante vetrina internazionale del vino toscano. La rassegna mette in connessione produttori, buyer e addetti ai lavori, con l’obiettivo di valorizzare al massimo la cultura del vino toscano e aumentarne il prestigio e l’internazionalizzazione. Non a caso, tra i principali promotori della manifestazione figurano anche la Regione Toscana e la Camera di Commercio di Firenze, che considerano BuyerWine Toscana un’opportunità unica per raccontare il territorio, la sua cultura e le sue imprese.
Tra sabato e domenica la manifestazione ha messo davanti a 200 aziende toscane oltre 100 buyer di 30 Paesi diversi, con un valore delle trattative nel breve periodo stimabile in 5 milioni di euro: oltre il 90% dei meeting sono stati valutati soddisfacenti da entrambe le parti e il 91,6% delle aziende ha affermato di poter proseguire le trattative di business. Da segnalare che oltre il 50% delle aziende presenti vantano una produzione esclusivamente biologica, a ribadire un approccio sempre più rispettoso del territorio e connesso a un ecosistema ben più ampio delle parti messe a vigna.

Come riportano gli organizzatori di BuyWine Toscana, “I buyer hanno apprezzato in modo particolare la professionalità con cui si sono presentate le imprese toscane, il packaging, la qualità e la varietà della gamma dei vini proposti da ciascun produttore (92,5%). Ottima la corrispondenza tra i prezzi proposti dai seller e le fasce di pricing ricercate dai buyer. Elevata anche l’appropriatezza dei quantitativi richiesti dai buyer”. Da segnalare, oltre all’accresciuta attenzione per il packaging, anche l’enorme interesse mostrato verso lo storytelling vitivinicolo: la narrazione emozionale dei territori è sicuramente il tratto che negli ultimi anni ha favorito il boom del vino italiano, trainato anche dalla potenza evocativa del “Made in Italy”.
Parallelamente, degustazioni ed eventi in loco sembrano avere un peso sempre più preponderante non solo nella comunicazione del vino, ma anche nella condivisione online e offline di esperienze sempre più immersive. Il wine tasting è ormai parte integrante di molte offerte di hospitality fondamentali per intercettare un pubblico internazionale e diffondere una cultura del vino e del territorio che non sembra conoscere crisi nell’immaginario collettivo globale.