Per capire meglio la portata di questo fenomeno abbiamo intervistato l’agronomo Adriano Zago, formatore e ideatore del Master Biodinamica per il Vino.
Che cos’è l’agricoltura biodinamica?
L’agricoltura biodinamica è il più moderno metodo agricolo esistente; è nata meno di un secolo fa e, per quanto il rispetto della terra faccia parte delle più antiche culture, il suo approccio è tutto fuorché tradizionale. Si tratta di porre al centro dell’azienda agricola il suolo e il suo rapporto con l’uomo.
Nel mondo del vino potremmo dire che l’agricoltura biodinamica vuole far parlare il terroir.
Perché è così innovativa?
Si tratta di un approccio modernissimo di espressione del territorio, che richiede una preparazione enorme e che va ben oltre le tecniche agronomiche. La biodinamica abbraccia l’intero modo di fare azienda: dalla scienza del suolo al marketing, dalla distribuzione all’amministrazione.
Spesso si associa l’agricoltura biodinamica a un approccio quasi “spensierato”. La percezione diffusa è che sia diametralmente opposto a una visione “business oriented”…
Un pregiudizio totalmente sbagliato. Il biodinamico non è una suggestione da sognatori, ma una scelta imprenditoriale estremamente lucida e lungimirante. Sognatore è chi pensa che si possa continuare a fare impresa senza mettere al primo posto il suolo. Paradossalmente, è l’agricoltura convenzionale ad aver dimenticato le priorità.

L’agricoltura biodinamica è un metodo integrato che combina in maniera coerente rispetto della terra, economia, organizzazione aziendale, marketing e molto altro.
Possiamo fare qualche esempio pratico?
Assolutamente. In tutti i casi, le aziende più efficienti da un punto di vista economico sono quelle che curano al meglio il proprio terreno, e che utilizzano lo stesso approccio a tutto il proprio business.
In termini più precisi, posso citare numerose aziende vinicole che con questa “filosofia” sono riuscite a reinventarsi e migliorare il proprio vino e il proprio business: in Toscana, Avignonesi ha legato il suo successo alla filosofia biodinamica, capace di rendere unico il suo Montepulciano; in Trentino, l’Azienda Agricola Foradori coltiva dal 2002 Teroldego e Pinot Grigio con risultati eccezionali; in Piemonte Ceretto, azienda vitivinicola fondata negli anni Trenta, dal 2010 ha approcciato il modello biodinamico nel Barolo e nel Barbaresco.



Il master “Biodinamica per il vino” affronta molti di questi aspetti… vuoi parlarcene brevemente?
La prossima edizione prenderà il via il 1 marzo 2021; si tratta dell’unica settimana intensiva e professionalizzante sulla viticoltura biodinamica esistente in Europa. Partecipare significa entrare a far parte di una prestigiosa comunità che investe nella conoscenza e nelle relazioni umane. Anche le figure professionali coinvolte, come formatori e iscritti, mostrano tutta la versatilità del nostro approccio: responsabili di aziende, enologi, agronomi, sommelier, ristoratori, e molti altri. Un’ultima nota: il master si terrà presso il magnifico Castello del Trebbio, nel cuore del Chianti Rufina: un luogo meraviglioso, dove si producono vini unici… e ovviamente biodinamici!