Non pagare il bollo auto nel 2026: ecco le tre categorie che hanno l’esenzione totale

Esenzione bollo auto 2026: cosa prevede la normativa attuale

Il bollo auto è una tassa di possesso che gli automobilisti sono tenuti a versare annualmente in base alla cubatura del motore e alla targa del veicolo. Questa tassa rappresenta una fonte di entrate per le regioni italiane e viene utilizzata per finanziare vari servizi pubblici. Tuttavia, la normativa vigente prevede alcune categorie esenti bollo, consentendo a determinati soggetti di non pagare il bollo auto nel 2026 e negli anni successivi.

Negli ultimi anni, l’attenzione verso temi come l’uguaglianza sociale e la sostenibilità ambientale ha portato all’introduzione di regole specifiche per favorire alcune categorie di automobilisti, prevendendo esenzioni totali o parziali. In questo articolo, andremo a esaminare nel dettaglio le tre principali categorie di esenzione totale dal pagamento del bollo auto nel 2026.

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Prima categoria: esenzione per disabilità e Legge 104

Una delle principali esenzioni bollo auto 2026 è quella prevista per le persone disabili, secondo quanto stabilito dalla Legge 104. Questa normativa mira a supportare individui con handicap riconosciuti dallo stato, consentendo loro di godere di agevolazioni fiscali significative.

Per rientrare in questa categoria, è fondamentale soddisfare alcuni requisiti specifici. Ad esempio, le persone con disabilità visiva (non vedenti), uditiva (sordi) oppure con handicap psichico o motorio grave possono usufruire dell’esenzione.

Ulteriori dettagli sulla nostra normativa includono:

  • I veicoli devono avere un cilindrata massima di 2.000 cc per i motori a benzina e di 2.800 cc per i motori diesel.
  • I veicoli possono essere intestati sia alla persona disabile sia a un familiare che la ha fiscalmente a carico.

Per presentare la domanda di esenzione, è necessario fornire una documentazione esenzione bollo che attesti il diritto all’esenzione, tra cui:

  • Certificato di invalidità.
  • Documentazione attestante il legame familiare, nel caso di veicolo intestato a un familiare.

Seconda categoria: veicoli ecologici a zero o basse emissioni

Un’altra esenzione bollo auto 2026 percepita da un crescente numero di automobilisti è quella dedicata ai veicoli a basso impatto ambientale. Questa categoria comprende auto elettriche, veicoli a idrogeno e, in alcune regioni, modelli ibridi o a gas (GPL/metano).

Le politiche ambientali degli ultimi anni hanno incentivato il passaggio a veicoli meno inquinanti, contemplando regole diverse per l’imposta sul bollo. Ecco alcuni punti chiave da considerare:

  • L’esenzione può essere permanente per le auto elettriche.
  • In alcuni casi, l’esenzione è temporanea, applicabile per i primi 3 o 5 anni dall’immatricolazione.

La normativa riguardante le esenzioni bollo auto elettriche può variare a livello regionale, pertanto è fondamentale che gli automobilisti verifichino le leggi specifiche della propria area di residenza. Ciò può garantire che non vi siano sorprese o malintesi nel pagamento della tassa automobilistica.

Terza categoria: auto storiche e di interesse collezionistico

Le auto storiche e di interesse collezionistico rappresentano un’altra categoria meritevole di attenzione quando si parla delle esenzioni dal pagamento del bollo auto. Per beneficiare di queste esenzioni, i veicoli devono essere riconosciuti come storici dalla legge, che implica alcuni requisiti ben definiti.

Per rientrare tra i veicoli esenti, è necessario che il mezzo abbia almeno 30 anni di anzianità. È importante specificare che i veicoli cancellati dal PRA e non circolanti non beneficiano di alcuna esenzione. Tuttavia, per veicoli di interesse storico con un’età compresa tra 20 e 29 anni, è prevista una riduzione del 50% sul bollo, anziché un’esenzione totale.

Fra i requisiti, è necessario anche possedere il certificato di rilevanza storica (CRS), che attesti il valore del veicolo ai fini collezionistici e storici. Questo certificato è fortemente raccomandato per l’ottenimento delle agevolazioni fiscali.

Come e dove presentare la domanda per l’esenzione del bollo

Per richiedere l’esenzione, è fondamentale seguire procedure corrette e utilizzare gli uffici giusti. Gli automobilisti possono rivolgersi a diversi enti per presentare la domanda di come richiedere esenzione bollo, tra cui:

  • ACI (Automobile Club Italiano)
  • Agenzia delle Entrate
  • Uffici tributi regionali

La procedura può variare in base alla regione, con alcuni enti che offrono opzioni anche per la richiesta online. È importante tenere presente che la domanda per l’esenzione del bollo auto deve essere presentata una sola volta e rimarrà valida per gli anni successivi, a meno che non ci siano variazioni nei requisiti di idoneità.

Cosa fare se si perdono i requisiti per l’esenzione

In caso di cambiamenti nella situazione personale, è fondamentale rispettare gli obblighi fiscali. Qualora un contribuente perda i requisiti per l’esenzione – ad esempio, per un miglioramento dello stato di salute in seguito a una disabilità riconosciuta dalla Legge 104 – è necessario agire tempestivamente. La procedura da seguire include:

  • Informare gli enti preposti, come l’Agenzia delle Entrate o l’ufficio tributi regionale, riguardo alla variazione della propria situazione.
  • Effettuare eventuali pagamenti retroattivi per gli anni in cui il veicolo è stato precedentemente esente.

È importante rispettare le tempistiche di comunicazione per evitare sanzioni derivanti dal mancato pagamento bollo auto. La gestione corretta di queste situazioni contribuisce a mantenere una posizione fiscale regolare e sostenibile.

Ricordando che l’esenzione dal pagamento del bollo auto è complessa e le regole possono mutare, è consigliabile monitorare costantemente gli aggiornamenti normativi e consultare i siti ufficiali delle istituzioni competenti.

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