Quanto rende il nuovo buono fruttifero al 6%? Ecco come calcolare i guadagni

Cos’è il nuovo buono fruttifero al 6% e come funziona

Il buono fruttifero 6% è un prodotto di risparmio emesso da Poste Italiane, famoso per la sua sicurezza e stabilità. Questo strumento è pensato per chi desidera un investimento sicuro, poiché garantisce il capitale investito. Il buono ha una durata di 4 anni e offre un tasso di interesse annuo del 6%, calcolato su base lorda. Ciò significa che il rendimento sarà calcolato sul capitale investito e si accrescerà nel tempo, fino alla scadenza. È importante notare che il tasso indicato è lordo e, quindi, sarà soggetto a tassazione.

La differenza fondamentale: rendimento lordo e rendimento netto

Quando si parla di rendimento netto, ci si riferisce a quanto realmente si guadagna dopo aver sottratto le tasse e le spese associate all’investimento. Il rendimento lordo annuo del buono fruttifero è di ben 6%, ma il guadagno finale che l’investitore percepirà sarà inferiore, a causa della tassazione. In Italia, i guadagni dei buoni fruttiferi postali sono soggetti a una ritenuta fiscale del 12,50%, che si applica sugli interessi maturati. Inoltre, alcune situazioni possono comportare ulteriori imposte che influenzano ulteriormente il rendimento netto.

Loading Ad...

Come calcolare il guadagno: la guida passo dopo passo

Calcolare il guadagno derivante da un buono fruttifero al 6% richiede alcuni passaggi fondamentali. Supponiamo di partire con un capitale investito di 10.000 €. Ecco come procedere per calcolare gli interessi e il guadagno netto:

  1. Calcolare il montante lordo:

    Montante lordo = Capitale investito + (Capitale investito x Tasso di interesse x Durata)

    Montante lordo = 10.000 € + (10.000 € x 0.06 x 4) = 10.000 € + 2.400 € = 12.400 €
  2. Calcolare gli interessi maturati:

    Interessi = Montante lordo – Capitale iniziale = 12.400 € – 10.000 € = 2.400 €
  3. Calcolare la ritenuta fiscale sugli interessi:

    Ritenuta fiscale = Interessi x Aliquota fiscale = 2.400 € x 0.125 = 300 €
  4. Calcolare il guadagno netto:

    Guadagno netto = Interessi – Ritenuta fiscale = 2.400 € – 300 € = 2.100 €

Quindi, su un capitale investito di 10.000 €, il guadagno netto che si otterrebbe al termine della durata del buono fruttifero sarebbe di 2.100 €.

La tassazione agevolata al 12,50%: un vantaggio da non sottovalutare

Uno degli aspetti più interessanti del buono fruttifero al 6% è la tassazione agevolata al 12,50%. Questo è un vantaggio significativo rispetto ad altri strumenti di investimento che potrebbero avere aliquote più elevate. L’impatto della ritenuta fiscale sui guadagni, come mostrato nel nostro esempio pratico, permette di mantenere una porzione consistente degli interessi guadagnati. Pertanto, sebbene la tassazione riduca il guadagno, l’aliquota inferiore rispetto a quella di altri investimenti è un punto a favore di questo prodotto.

Imposta di bollo: quando si applica e come influisce sul rendimento

L’imposta di bollo sui buoni fruttiferi si applica quando il valore complessivo degli investimenti supera la soglia di esenzione, che attualmente è fissata a 5.000 €. Tuttavia, per i buoni fruttiferi, tale imposta è calcolata sul valore totale dei buoni alla scadenza e non sull’importo originale. Se il valore dei buoni supera questa soglia, l’imposta di bollo sarà pari allo 0,20%. Ad esempio, se al termine dei 4 anni il valore del buono è di 12.400 €, l’imposta di bollo sarà calcolata su questo importo. Supponiamo che il valore totale ecceda la soglia di esenzione:

  1. Imposta di bollo = Valore totale x 0,002 = 12.400 € x 0,002 = 24,80 €

Questo costo va sottratto dal guadagno netto. Continuando con il nostro esempio:

  1. Guadagno effettivo = Guadagno netto – Imposta di bollo = 2.100 € – 24,80 € = 2.075,20 €

A chi conviene investire nel buono fruttifero al 6%?

Il buono fruttifero al 6% è particolarmente indicato per investitori che cercano un investimento sicuro e garantito. È l’ideale per chi desidera proteggere il proprio capitale garantito e non ha necessità di liquidità nel breve termine. Questo strumento appaga coloro che vogliono un rendimento certo a scadenza e sono attratti dalla stabilità di un prodotto emesso da Poste Italiane. Inoltre, è una valida opzione per chi desidera proteggere i propri risparmi dall’inflazione, grazie al tasso interessante che riesce a garantire in un contesto economico non sempre favorevole.

In conclusione, grazie alla sua rigidità e al suo rendimento, il buono fruttifero al 6% rappresenta un’opzione di investimento valida da considerare, a patto di informarsi adeguatamente su tassazione e spese associate per conoscere il reale guadagno che si può ottenere.

Lascia un commento